Tutti conosciamo il cimitero monumentale del Verano che, situato in zona Tiburtina, si caratterizza per la sua ampiezza e ricchezza di opere d’arte. Il cimitero acattolico di Roma, che si trova nel quartiere Testaccio, vicino alla Piramide Cestia, è probabilmente un luogo meno noto, ma altrettanto importante, nonostante le antiche origini e la storia interessante che lo caratterizza.
Le origini
Si tratta di un cimitero sorto per il seppellimento di quanti, secondo le regole proprie della dottrina cattolica, non potevano essere sepolti in terra consacrata (ad esempio i suicidi o coloro che praticavano culti diversi da quello cattolico). E’ uno dei cimiteri più antichi d’Europa: l’area in cui sorge cominciò ad essere utilizzata per questo fine, inizialmente da protestanti, nella seconda metà del ‘600. Proprio per questo motivo il luogo di sepoltura fu inizialmente chiamato cimitero degli inglesi. La zona venne riconosciuta e cominciò ad essere controllata dalle autorità pubbliche soltanto alla fine del XVIII secolo e, a partire dal XIX secolo furono realizzati degli interventi, come mura e fossati.
Il cimitero oggi
Il cimitero acattolico è riservato principalmente alla sepoltura dei non-cattolici stranieri ma, eccezionalmente, vi si trovano anche le tombe di intellettuali italiani che si sono fatti portatori, in vita, di ideali controcorrente. Si pensi, ad esempio, ad Antonio Gramsci. Per quanto riguarda gli stranieri, troviamo nel novero dei personaggi che qui riposano degli illustri scrittori come John Keats, Percy Shelley, Gregory Corso, solo per citarne alcuni. Il cimitero ospita, oltre a poeti e scrittori, anche pittori, storici, architetti, scienziati di varie nazionalità e spesso di fama mondiale.
Curiosità
Nonostante si tratti di un cimitero acattolico, all’interno dello stesso troviamo una piccola cappella che viene utilizzata per funerali religiosi e cerimonie laiche. Come anche il Verano introno poi ci sono sedi delle più importanti onoranze funebri Roma.
Come indicato nel sito ufficiale del cimitero acattolico, oltre alle tombe protestanti e ortodosse, vi sono tombe di altre religioni quali l’Islam, il Confucianesimo, il Buddismo e lo Zoroastrismo e le iscrizioni presenti sulle lapidi sono in più di quindici lingue diverse.
Attualmente il cimitero è gestito da un gruppo di ambasciatori residenti a Roma e provenienti principalmente da nazioni in cui le religioni maggiormente rappresentative sono quella protestante e ortodossa.