ENPA: 144 anni al servizio dei nostri amici animali

L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) è diffusa capillarmente su tutto il territorio nazionale ed è di fatto la più vecchia delle associazioni animalistiche italiane potendo far risalire le sue origini al 1° aprile del 1871 quando Giuseppe Garibaldi e la nobildonna inglese Lady Anna Winter, contessa di Southerland, costituivano a Torino la Società Reale per la Protezione degli animali assumendo la carica di presidenti onorari. Da allora la strada dell’ENPA è stata lunga e travagliata rimanendo protagonista indiscussa nel creare una nuova consapevolezza nei diritti degli animali nonostante i due conflitti mondiali ed il ventennio fascista quando diventò Ente nazionale fascista per la protezione degli animali”.

778x235_20141132325038L’ENPA ha come scopo quello di provvedere alla protezione degli animali (e l’inevitabile connessa tutela della natura e dell’ambiente) attraverso la promozione, anche educativa in scuole di ogni ordine e grado, della solidarietà e dell’aggregazione sociale, collaborando con gli Enti preposti alla tutela del benessere degli animali, promuovendo al perfezionamento della normativa vigente, curando l’istituzione e la gestione di adeguate strutture di assistenza e ricovero di animali ed ecosistemi naturali.

Ricordiamo che ENPA dispone anche di un call center che può essere contattato telefonicamente per richiedere informazioni sui servizi resi dall’ente, il numero potete trovarlo sul sito ufficiale. (in caso di difficoltà a reperire il numero cercatelo a questo link)

Un compito arduo quindi quello dell’ENPA, portato avanti in periodi storici in cui il rispetto per l’ambiente era spesso subordinato ad una sconsiderata espansione industriale e in questi 144 anni di attività le iniziative portate avanti dall’ENPA sono state tantissime ed oggi se si vogliono informazioni certe sul comportamento da tenersi in specifiche situazioni che riguardano gli animali è sufficiente chiamare l’ENPA.

Domande, solo in apparenza semplici e banali, trovano una risposta precisa e puntuale proprio nell’ENPA:

  • Cosa fare perdo o trovo un animale?
  • Cosa fare se investo o trovo un animale investito?
  • Cosa fare nel caso di maltrattamento di animali?
  • Come comportarsi nel caso di ritrovamento di un animale selvatico come un uccellino caduto dal nido, il rinvenimento di un rapace ferito piuttosto che di una volpe, un cerbiatto o un cinghiale?
  • Cosa fare nel caso di ritrovamento di animali esotici?
  • Come affrontare i problemi causati dagli animali in città come ad esempio un cane che abbaia in continuazione o l’invasione di piccioni?
  • Dove reperire elenchi di strutture per andare in vacanza portando con noi i nostri amici animali?

283x300_201541164637976Questi sono solo alcuni esempi di cosa l’ENPA può fare nella quotidianità delle nostre vite. In realtà l’attività dell’Ente Nazionale Protezione Animali è decisamente più vasta ed articolata. Molti gli appuntamenti organizzati e le iniziative supportate o patrocinate settimana dopo settimana su tutto il territorio nazionale: dal Save the frogs Day per la tutela del rospo smeraldino di italiano di Ischia all’esposizione mondiale cinofila di Milano che il prossimo giungo vedrà circa 20.000 cani nella manifestazione “mutilazioni canine”.

Un’organizzazione importante con fini importanti che ha fatto della divulgazione della “cultura animale” oltre che della protezione, il suo obiettivo primario, puntando sulla sensibilizzazione verso tematiche che a parole ci accomunano tutti ma che di fatto, purtroppo, risultano alquanto controverse andando spesso a collidere con interessi economici rilevanti al punto di far passare in secondo piano gli aspetti etici del rapporto uomo-animali-ambiente.

Pur essendo un Ente ufficiale, quindi sovvenzionato dallo Stato Italiano, l’ENPA, come tutti gli altri Enti simili, necessita di risorse economiche per portare avanti la propria attività con la perizia sino ad ora adottata. È possibile effettuare donazioni e diventare soci anche versando piccole quote: ad esempio la quota ordinaria giovanile (sino ai 17 anni di età) è di soli 3 euro e rappresenta in toto la chiara volontà di creare cultura, agendo proprio su chi sarà protagonista del mondo di domani. Naturalmente esiste anche la possibilità di quote “benemerite” di ben altro valore, lasciti testamentari (più frequenti di quanto si possa pensare) e l’ormai famoso 5 per mille, un modo per destinare parte del nostra tassazione a progetti specifici che ci stanno a cuore.

Ma è possibile sostenere l’ENPA anche attraverso l’adozione. Un gesto pratico che “alleggerisce” economicamente l’Ente ed al tempo stesso rappresenta un atto umanitario di inestimabile valore.