Quando parliamo di seppellimento o di cremazione a Roma di un caro scomparso, il primo pensiero va ad un essere umano “a due zampe”. In realtà, forse non tutti sanno che ad oggi è possibile effettuare anche la cremazione degli amici a 4 zampe, come cani e gatti seguendo chiaramente delle rigide procedure.
Addio caro amico
Quando si è costretti a dire addio ad un fedele amico, le soluzioni possibili erano o trovare uno spazio presso un cimitero per animali o procedere con la sepoltura all’interno di uno spazio proprio, come un terreno o il giardino della propria abitazione. Chiaramente ciò che invece è sempre stato vietato è la dispersione del corpo in cassonetti, acque, canali, falde acquifere o comunque in tutti i posti in cui possano essere causa di inquinamento e soprattutto di diffusione di malattie.
Legge vuole, sia a livello nazionale che comunitario, che il cadavere dell’animale venga eliminato solo ricorrendo ad impianti di incenerimento. Ai padroni vengono date due possibilità di scelta: cremazione collettiva, senza la restituzione delle ceneri, e cremazione singola, con restituzione delle ceneri e possibilità di assistere alla cremazione stessa. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Cremazione collettiva
Secondo tale scelta i corpi degli animali vengono bruciati tutti insieme. Numerose ditte presenti su tutto il territorio nazionale si occupano di tali procedure, anche se in questo caso è sempre opportuno informarsi con il proprio veterinario.
Cremazione singola
Alcuni centri specializzati si occupano di prelevare dall’abitazione il corpo dell’animale. La restituzione delle ceneri viene fatta ai padroni o al veterinario di fiducia, che interviene come tramite. Se si opta per questa procedura è indispensabile possedere un certificato di decesso rilasciato dal veterinario che ha avuto in cura l’animale.
In cosa consiste la cremazione degli animali
La cremazione degli animali si attua in forni specificamente dedicati a tal compito. Così come avviene per gli esseri umani i corpi sono esposti ad altissime temperature (circa 1000 gradi al momento dell’inserimento all’interno della fornace).
La materia organica e le ossa che si riducono in polvere o per meglio dire cenere può risultare chiara, quasi tendente al bianco, se la bestiola è stata sottoposta a farmaci nell’ultimo periodo della sua vita. Una volta ottenute le ceneri, queste possono essere o seppellite o disperse, seguendo anche in questo caso la normativa in vigore per la dispersione delle ceneri.